Grandi festeggiamenti nella notte di giovedì si sono protratti fino a tarda notte.
Dopo la sorpresa iniziale, sono stati consegnati i doni al nostro amichevole Torrigiani di quartiere. Un bel salame (tra l'altro molto buono).
E poi giù con il vino (come al solito) e la musica. Si perchè ecco la novità della serata: la piccola banda di Ucodep (che presto si preparerà a scalare le classifiche con i suoi motivetti estivi) ci ha allietato la serata con la sua musica d'annata ma sempre fresca e accattivante.
Alla chitarra solista il nostro unico e solo Pietro "Guccini" Nibbi, con la sua passione di sempre.
Al tamburo, suonato in tutte le salse (battutone!) il nostro Marco "ritm'n'blues" Galiero, che il ritmo ce l'ha nel sanghe, nei polmoni, nel pancreas e poi nelle scarpe, nella camicia, nei capelli, insomma ovunque... dategli una bottiglietta di shampoo e vi suona la nona di Beethoven!
Infine destinato ad uno strumento di imprecisata fattura, composto da un coltello e una grattugia da cucina (Checco ti amiamo!), il nostro Francesco "Mozart" Torrigiani, improvvisa sonorità intense e creative (a volte troppo creative!) spalmando il coltello sulla ringhiera di ferro del Caseggiato (chissà contenti i Monaci quando dovranno riverniciarla).
E come vocalist ovviamente i nostri amati Pietro, con la sua voce calda e coinvolgente (da vero leader), e il sempre talentuoso Marco Galiero.
Ma noi tutti? Vi chiederete, siamo rimasti a guardare!? Ma certo che no.
3 commenti:
Sono veramente rimasto commosso...al di là di qualche rappresentazione che di me è stata fatta e che corrisponde molto molto parzialmente, e comunque in maniera limitata, alla realtà, e a qualche momento di riflessione poco goliardica e forse fuori tema che ho tentato di portare, ricorderò questo mio 27esimo compleanno come uno dei momenti più significativi della mia vita ucodeppina e oltre. Grazie ancora, complimenti per la creatività e la sensibilità. E ricordiamo anche carlo che ha compiuto lo stesos giorno 31 anni e il sempre brillantissimo Giuseppe che è arrivato alla soglia del mezzo secolo...caro beppe, a Firenze si direbbe: DURALLA!!
Aho? Sbaglio o ce siamo calati de quarche anno???? Come siamo divi noi....
eh si, ci siamo calati gli anni...in chiave autoironica però e non divistica...
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